Nel momento in cui le terapie mediche non sono più efficaci, l’intervento chirurgico di protesi dell’anca è la soluzione migliore per il paziente. Infatti, le moderne tecniche d’intervento permettono ai pazienti, giovani e anziani, di tornare a vivere senza dolore dopo l’intervento.
Inoltre, ridurre i tempi post intervento d’anca è fondamentale sia per i giovani che per i più anziani perché tempi di ricovero prolungati e immobilità possono aumentare il rischio di patologie da allettamento come per esempio la trombosi venosa profonda e, talvolta anche di mortalità. In caso sia necessario l’intervento di artroplastica, ovvero l’impianto di una protesi, sono diverse le tecniche chirurgiche e le protesi sempre più piccole che permettono incisioni chirurgiche ridotte. In particolare la tecnica chirurgica per via posteriore mininvasiva, per gli anziani vuol dire anche una significativa riduzione dei rischi intraoperatori e postoperatori:
- preservazione e rispetto dei tessuti muscolari e nervosi
- precoce mobilizzazione dopo l’intervento
- minor dolore post-operatorio
- ridotti tempi di ricovero
- ridotto sanguinamento durante l’intervento (e quindi ridotto rischio di anemizzazione)
- brevi tempi di riabilitazione
- migliore stabilità protesica
- rapida ripresa delle attività quotidiane.
L’incisione posteriore posteriore mininvasiva protesica si differenzia dalle altre tecniche in quanto rispetta i nervi e fasci muscolari che si incontrano durante l’accesso all’articolazione, necessari al paziente per recuperare più velocemente dopo l’intervento e avere un percorso di riabilitazione più veloce ed efficace. In questo modo, il ritorno alle attività quotidiane è più rapido e il paziente si sente più sicuro rispetto a interventi eseguiti con altre tecniche chirurgiche tradizionali