L’ecografia dell’anca è un esame che consente di esaminare in dettaglio le strutture anatomiche, come muscoli, tendini, legamenti e l’articolazione coxo-femorale, oltre ai tessuti molli sottocutanei. Questo esame è fondamentale per individuare variazioni nella forma e nella struttura o per identificare lesioni spazio-occupanti che possono alterare l’anatomia delle strutture mio-tendinee e sottocutanee, che possono essere solide o liquide.
Nell’ecografia, viene utilizzato un dispositivo chiamato trasduttore, che emette brevi impulsi di ultrasuoni ad alta frequenza attraverso la pelle del paziente. Le onde sonore si riflettono sulle diverse strutture anatomiche e vengono rilevate dallo stesso trasduttore, che funge da ricevitore. Un computer elabora queste informazioni in tempo reale, generando immagini dettagliate delle strutture interne visualizzate su un monitor.
L’ecografia dell’anca è particolarmente importante per lo screening neonatale della displasia dell’anca e viene comunemente utilizzata negli adolescenti e negli adulti per investigare patologie infiammatorie acute o croniche dell’articolazione, nonché malattie degenerative come l’artrosi. È anche impiegata durante procedure di infiltrazione all’anca e per valutare patologie tendinee inserzionali e casi di sospetta compressione del nervo sciatico.
Tra i vantaggi dell’ecografia all’anca, si evidenzia il fatto che è un metodo diagnostico non invasivo che non utilizza radiazioni ionizzanti, fornisce immagini dettagliate dei tessuti molli, produce immagini in tempo reale e consente di guidare procedure minimamente invasive.
Durante l’esame, il paziente viene posizionato in diverse posizioni, e viene applicato un gel sull’area da esaminare per migliorare la trasmissione degli ultrasuoni. Lo specialista esplora l’area interessata utilizzando piani di scansione ortogonali per ottenere una visione completa. Il paziente potrebbe essere invitato a contrarre i muscoli per valutare il movimento delle strutture muscolo-tendinee. L’esame è generalmente indolore e rapido, con una durata di circa 5 minuti.
Dopo l’ecografia, lo specialista analizza le immagini e redige un referto che viene successivamente inviato al medico richiedente per la discussione dei risultati con il paziente.