Pubalgia e conflitto acetabolare vengono spesso confusi, ma non sono la stessa cosa: in entrambi i casi il dolore si manifesta nella zona dell’inguine e limita la mobilità dell’arto.
Ma qual è la differenza tra le due patologie?
La pubalgia è un’infiammazione dei tendini e può essere causato da:
- sindrome della guaina del retto femorale, conseguenza di un evento di natura traumatica, al bacino o al ginocchio.
- osteo-artropatia pubica: il dolore è in sede pubica e si acuisce con movimenti come salire le scale o tossire.
- malattia degli adduttori: provocata da movimenti veloci di aggiustamento posturale, che possono provocare uno stiramento dei muscoli. Il dolore in questo caso si sviluppa nella parte interna della coscia e si acuisce con movimenti come scendere dall’auto o infilarsi i pantaloni.
Come diagnosticare la pubalgia: visita fisiatrica, ecografia e radiografia del bacino.
Come si cura la pubalgia? La prima cosa da fare è applicare subito del ghiaccio nella zona che ha subito il trauma e, successivamente, rimanere a riposo. Nel caso in cui il dolore non passi, è possibile assumere degli antinfiammatori. Il conflitto femoro acetabolare causa dolore all’inguine e si manifesta durante i movimenti di flessione, adduzione o intrarotazione dell’anca, e riguarda le ossa e la cartilagine: quando c’è un anomalo contatto tra la testa del femore e l’acetabolo che la contiene. Questa alterazione della morfologia dell’anca causa una lesione alla cartilagine e l’usura dell’articolazione. È una patologia che, se non curata, può portare a una precoce artrosi d’anca.
Come diagnosticare il conflitto femoro acetabolare: radiografia, Risonanza Magnetica Nucleare.
Come si cura il conflitto femoro acetabolare? La soluzione per trattare questo disturbo è un intervento chirurgico atroscopico, una tecnica minivasiva che permette il recupero completo in 8 settimane.
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