L’intervento di protesi totale d’anca prevede la completa sostituzione dell’articolazione utilizzando protesi in metallo, spesso realizzate in lega di titanio. Questo intervento, che in passato veniva consigliato prevalentemente agli anziani, è ora eseguito con successo anche su pazienti più giovani, consentendo loro di riacquistare la mobilità e persino di praticare sport.
L’intervento non è una necessità vitale, ma una possibilità per i pazienti di recuperare la capacità di movimento senza dolore. La decisione di sottoporsi all’intervento è lasciata al paziente dopo una valutazione delle opzioni e dei rischi con il chirurgo.
Nell’intervento, vengono utilizzati materiali come lega di titanio per la parte ossea nel femore e nel bacino. Gli elementi protesici possono essere accoppiati con materiali come ceramica-polietilene o ceramica-ceramica, a seconda del peso, dell’età e della conformazione anatomica del paziente.
La protesi all’anca è consigliata a chiunque presenti una coxartrosi sintomatica, e l’età media dei pazienti sottoposti a questo intervento è intorno ai 70 anni. La fase di recupero dopo l’intervento è relativamente breve, con la possibilità di camminare con il supporto di bastoni dopo 36 ore e il completamento della fisioterapia entro 30-45 giorni.
La vita con una protesi all’anca è, per la maggior parte, normale. Si possono svolgere attività quotidiane senza limitazioni significative. Si consiglia di evitare traumi importanti ripetuti, ma la protesi consente di camminare, fare trekking, andare in bicicletta, nuotare e persino praticare sport come lo sci, con alcune precauzioni. Sport di contatto violenti, come calcio, pallacanestro e pallavolo, dovrebbero essere evitati per rispettare la tolleranza della protesi e dell’osso su cui è impiantata.