L’artroscopia è una procedura ormai molto diffusa e ben standardizzata. Consiste nell’introdurre all’interno di un’ articolazione una telecamera collegata ad un’ottica con la quale è possibile vedere le strutture anatomiche in essa contenute.
Si tratta di una procedura meno invasiva della chirurgia aperta. Viene utilizzata quotidianamente in diverse patologie del ginocchio e della spalla. Inoltre, è sempre più frequente il suo utilizzo nella caviglia, nel gomito, nel polso e soprattutto nell’anca.
L’artroscopia dell’anca è una metodica poco conosciuta e utilizzata con una certa frequenza solo in alcuni centri in Italia e nel mondo.
E’ molto utile nel trattamento di alcune patologie dell’anca.
L’artroscopia dell’anca è oggi in rapida crescita grazie alla scoperta del conflitto o impingement femoro acetabolare.
L’artroscopia dell’anca può essere attuata nell’articolazione vera e propria (previa trazione per aprire lo spazio virtuale tra testa del femore e acetabolo), a livello del collo del femore (spazio periferico dell’articolazione dentro la capsula articolare) o al di fuori della capsula articolare (spazio extra articolare). L’artroscopia dell’anca è una procedura complessa a causa della profondità di articolazione, della difficoltà di movimento della stessa e per le patologie che la affliggono.