La protesi d’anca allunga la vita. Cosa significa questa frase e perché dobbiamo crederci?
Lo studio svedese
Uno studio pubblicato nel 2018 su Clinical Orthopaedics and Related Research, una delle riviste più prestigiose al mondo nella chirurgia ortopedica ha messo in luce i risultati ottenuti da alcuni ricercatori che hanno analizzato il tasso di sopravvivenza post-operatoria in circa 132.000 pazienti sottoposti a protesi di anca in Svezia dal 1999 al 2012. L’età media di sostituzione dell’anca era di circa 68 anni.
Nello specifico, a 10 anni dall’intervento di sostituzione dell’articolazione con una protesi, tali pazienti hanno registrato un tasso di sopravvivenza maggiore rispetto alla popolazione generale. Secondo lo studio che ha analizzato i dati del Registro svedese di artroprotesi dell’anca, la sostituzione dell’anca può contribuire ad allungare la vita.
Come mai la protesi d’anca migliora la vita?
La protesi totale d’anca presenta alcuni vantaggi, tra cui:
- aumenta la mobilità
- contribuisce a ridurre il dolore
- migliora la qualità della vita nelle persone con dolore e disfunzione dell’anca.
Questo perché solo i pazienti in salute sono selezionati per la protesi di anca, anche se, grazie alle moderne tecniche mininvasive, sempre più frequentemente vengono sottoposti all’intervento chirurgico le persone più anziane e che presentano una o più patologie. In più, grazie alla protesi d’anca i pazienti possono, anche se anziani, mantenere uno stile di vita attivo, sano e fare sport; ciò contribuisce a migliorare le funzioni cardiovascolari, respiratorie e cerebrali.