Ripristino dell’autonomia, miglioramento significativo della qualità di vita e del benessere psicofisico, risoluzione dei sintomi: i vantaggi della protesi d’anca sono molteplici e indiscutibili. Tuttavia, come con qualsiasi intervento chirurgico, possono verificarsi rischi e complicanze. È importante essere consapevoli di questi per essere preparati al decorso post-operatorio e affrontare il momento con serenità.
Uno dei disturbi più comuni e temuti dai pazienti dopo l’intervento di protesi d’anca è il dolore. Non si tratta di una complicanza dell’operazione, ma di un sintomo molto comune. Nei giorni successivi all’artroprotesi, è normale provare dolore poiché l’intervento può essere un pò invasivo.
Anche se i tempi di cessazione del dolore variano da paziente a paziente, il disturbo non è prolungato e tende a diminuire già durante le prime sessioni di fisioterapia.
Altri sintomi possono manifestarsi e richiedono attenzione per identificare tempestivamente la natura del problema. Tra i segnali di allarme più comuni si includono:
- Un aumento repentino del dolore, poiché in condizioni normali tende a diminuire gradualmente.
- Arrossamento della pelle nell’area operata.
- Gonfiore o edema nella zona interessata.
Essendo un intervento chirurgico invasivo, possono verificarsi complicanze, anche se sono molto rare. In generale, l’esito di una protesi d’anca è positivo e il rischio è molto basso.
Per essere pienamente consapevoli, esaminiamo insieme i possibili rischi e le complicanze correlati alla sostituzione dell’anca.
- Lussazione dell’anca: Uno dei rischi più comuni della chirurgia protesica dell’anca è la lussazione della protesi. Questo si verifica quando la testa dell’impianto esce dalla sua sede naturale, la coppa. Il rischio di lussazione può manifestarsi nei primi mesi dopo l’operazione a causa di una flessione dell’anca oltre i 90 gradi o movimenti scorretti da evitare durante la fase di recupero, come incrociare le gambe o piegamenti. La lussazione dell’anca può causare una leggera differenza nella lunghezza delle gambe, ma spesso è solo una percezione del paziente dovuta a un allineamento improprio del bacino precedente all’intervento.
- Infezioni: Le infezioni sono un rischio comune associato a qualsiasi intervento chirurgico. In generale, il sistema immunitario del paziente previene questa complicanza, ma talvolta può non essere sufficiente. Le infezioni possono colpire i tessuti circostanti l’impianto protesico e si manifestano con gonfiore, arrossamento e aumento del dolore all’anca.
- Trombosi: Uno dei rischi più rari è la formazione di coaguli di sangue nelle vene delle gambe. Tuttavia, esistono procedure preventive per ridurre questo rischio, come l’uso di farmaci anticoagulanti, l’indossare calze elastiche durante il periodo post-operatorio e la mobilitazione precoce.